domenica 13 dicembre 2020

Santa Lucia - Il ritorno della Sacra Luce

Quando penso ai Natali della mia infanzia, sarei ipocrita a dire che penso alla figura di Babbo Natale. No, quello arrivò dopo - quando oramai ero un po' meno suscettibile al fascino magico delle festività. Non penso nemmeno alla Befana o ai Re Magi, tradizioni sentitissime nel Sud Europa ma non nel cuore del Nord Est Italiano… Yule, il solstizio d’inverno, fu una scoperta piuttosto recente per me. 

Da Veneta, nata e cresciuta a Verona, non posso fare a meno che associare questo periodo al 13 Dicembre. Una data che mi farà per sempre pensare all’entusiasmo fanciullesco, al fiato sospeso, all’andare a letto presto con la speranza di far arrivare la mattina in batter d’occhio…Il giorno dopo, infatti, non era un giorno qualsiasi: finalmente l’attesa lunga un anno finiva ed avrei trovato i doni portati nella notte da Santa Lucia.

Secondo l’usanza veronese, la Santa passerebbe di casa in casa tra il 12 ed il 13 Dicembre, a cavallo di un asino, lasciando doni e dolciumi per i bambini; i quali andavano a coricarsi lasciando offerte e viveri per ella ed il suo destriero. 

Tipicamente, viene rappresentata come una donna cieca, vestita di bianco e con una corona di candele come copricapo.

La cosa interessante e’ che Santa Lucia non viene celebrata solamente in Veneto, ma in diverse zone d’Italia, Croazia, Ungheria e fino alla Scandinavia - una terra lontana, sia geograficamente che culturalmente, dalle origini della celebrazione. 


Ma andiamo con ordine, chi era Santa Lucia?

Lucia, in realta’, e’ di origine Siciliana - dove viene celebrata ancora oggi con processioni, accensione di ceri ed astensione dal consumo di frumento il 13 Dicembre. Questa tradizione ha origini antiche, memorie di una tremenda carestia che colpì la Sicilia e, durante il giorno dedicato alla santa, si dice che una nave carica di frumento comparve sulle sue coste - sfamando finalmente la popolazione stremata. Da qui, la figura di Santa Lucia come portatrice di doni… Almeno secondo la Chiesa Cattolica.

Sebbene non vi siano fonti storiche confermate, Lucia nacque a Siracusa nell’anno 283 d.C - da una benestante famiglia di fede cristiana. Devota solamente a Dio, non volle piegarsi ad un matrimonio combinato per poter seguire la sua vocazione religiosa.

Leggenda vuole che portasse viveri ai cristiani perseguitati, nascosti nel buio assoluto delle catacombe, illuminando il proprio cammino con la fioca luce delle candele - che divennero uno dei simboli per eccellenza della Santa. 

Mori nel 304 d.C., giustiziata grazie alla feroce persecuzione contro i cristiani perpetrata sotto l’imperatore Diocleziano - denunciata dal proprio marito, che non volle accettare il suo rifiuto. Dapprima le guardie cercarono di darle fuoco, ma la sua forte fede in Dio la rese ignifuga per cui venne poi uccisa con un pugnale - togliendole i suoi bellissimi occhi.

Come ci si può facilmente aspettare, la festa di Santa Lucia non è altri che un’altra festività pagana cristianizzata nei secoli. Il nome stesso, Lucia, vuol dire “luce” dal latino “lux”: infatti il ritorno della luce e’ il tema principale di questa festività (ricordate le candele?), come tante festività solstiziali festeggiate in questo periodo.

I simboli stessi della Santa sono in realtà simboli solari: la corona di candele, i capelli biondi con i quali viene solitamente rappresentata, gli occhi sul vassoio, le spighe di grano (poi sapientemente sostituite dal palmeto nella sua iconografia, simbolo del martirio), la spada… Addirittura, nella tradizione italiana settentrionale, viene rappresentata a cavallo di un asino.

Un’altra tematica ricorrente nei miti di Babbo Natale e la Befana, simboleggianti il volo sciamanico e la Grande Caccia.

*** Clicca qui per leggere il nostro articolo sul Krampus, la Caccia Selvaggia ed altre tradizioni invernali.

Non a caso, prima dell'introduzione del calendario gregoriano nel 1582, il solstizio d’inverno cadeva proprio il 13 Dicembre: ancora adesso, infatti, vi sono diversi proverbi legati proprio alle giornate che pian piano si fanno più lunghe, dopo la lunga tenebra.

Vi lascio qui di seguito la versione veronese:

De Santa Lussia na ponta de ucia,

De Nadal el passo de on gal,

De l'Epifania el passo de na stria,

De Sant'Antonio el passo de un demonio,

De San Bastian un'ora e on passo de can.


A Santa Lucia (13 Dicembre), la punta d'un ago

A Natale (25 Dicembre), il passo di un gallo,

All’Epifania (6 Gennaio), il passo di una strega

A Sant’Antonio (17 Gennaio), il passo del demonio

A San Sebastiano (20 Gennaio), un’ora ed un passo di cane.



La Sacra Luce nel Nord Europa

Non e’ chiaro come una santa italiana sia venerata in Scandinavia, dove la sua celebrazione
e’ ancora più popolare che nel suo paese natio. Si pensa il culto sia arrivato durante il Medioevo, portato da dei missionari cattolici; andandosi poi a sincretizzare con delle usanze locali.

Pare che sia proprio il ritorno della Sacra Luce che abbia reso la santa così amata in Scandinavia, dove l’evangelizzazione arrivò molto dopo rispetto al resto dell’Europa: non si festeggia tanto la figura di Lucia, ma il ritorno del Sole.

Nel cuore dell’inverno, ci si poteva avvantaggiare solamente di pochissime ore di luce per poi trovarsi nella fredda tenebra; il solstizio invernale era dunque aspettato con bramosia per poter finalmente tornare nel conforto della luce e del calore della stagione ventura.

Tradizionalmente, la notte del 12 Dicembre si celebra la veglia (Lussevaka): durante l’allora notte più lunga, si credeva la terra fosse infestata da orde di spiriti maligni; era usanza rimanere svegli fino all’alba, al sicuro nelle proprie case illuminate da tantissime candele, per assicurarsi che nessuno di essi varcasse la soglia.

La mattina del 13 Dicembre, l’alba sarebbe poi arrivata (in questo caso, simboleggiata da Lucia), dissipando le tenebre e portando sollievo e consapevolezza che la piu’ lunga notte era finalmente giunta al termine.  

Al giorno d’oggi, tradizione vuole che un membro della famiglia (solitamente la figlia più vecchia), impersoni la figura della santa e si occupi di preparare dolcetti tipici e bevande calde da servire per cominciare la celebrazione del Lucia Dag.

Ed in questo giorno, dovunque voi siate, vi auguro una serena celebrazione: che Lucia vi porti luce in un mondo che al momento ha bisogno di ritrovare la sua via, in questo lungo inverno. Una luce di conforto, di allegria e risate spensierate - come le memorie felici della nostra infanzia.

Io, sicuramente, passerò la giornata avvolta nei ricordi più belli e salutando il ritorno del sole.

Benedizioni

♃Ludna
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