Abbiamo deciso di intraprendere con Voi la Witchy Youtube Challenge, ideata da Skayler Haegse Ulver, che noi faremo per iscritto.
Una challenge che si costituirà di 52 domande settimanali, per passare un anno in compagnia di Unornya e Ludna. Un anno per conoscerci meglio.
Potete trovare la lista intera delle domande qui.
Buona Challenge! ☾
15: Una poesia su qualsiasi argomento “Witchy” che ti ha colpito.
L: Questa è una domanda piuttosto complessa, dato che ci sono tantissimi autori che hanno scritto di argomenti più o meno esoterici - soprattutto nell’800 con la nascita del Romanticismo. Tra tutti, ne citerei tre che per me sono stati importanti compagni di avventura nella mia adolescenza: Edgar Allan Poe, Lovecraft, Stephen King.
Nonostante sembra la classica triade da cliché goth, questi tre autori affrontano parecchie tematiche occulte, quasi concatenate tra loro.
Cominciando da Poe, non posso altro che definirlo un genio: le sue descrizioni, eleganti ed arcane, sono come un antico drappo di velluto polveroso. Lussuoso, morbido, ricco ed antico. Le sue parole scivolano setose nella mia mente, mentre descrive castelli diroccati infestati di spiriti. Poe è un autore incentrato prevalentemente sul tema della morte e della vita oltre ad essa (grazie anche alle sue vicende personali): memorabili il suo Ritratto Ovale, il Gatto Nero e la poesia Il Corvo - racconti talmente importanti nella letteratura mondiale da essere studiati anche nelle scuole.
Poe parla parecchio di spiriti, di studiosi dell’occulto divorati dalla sete di conoscenza… un viaggio che corre il rischio di farci perdere nei meandri del microcosmo e macrocosmo. Una vera e propria trasformazione alchemica, che può essere altamente pericolosa se non percorsa con la dovuta dovizia… un tema che si può riscontrare anche nei racconti di Lovecraft, un altro capostipite della letteratura americana.
Nei suoi racconti si respira un’aria intrisa di mistero, la sensazione di essere una pedina minuscola su una scacchiera astronomica cosmica. Infatti nei suoi scritti i protagonisti vengono spesso a contatto con entità provenienti da universi lontani, vedasi il celeberrimo Cthulhu: dei antichi, antecedenti all’umanità stessa e che vengono adorati segretamente negli angoli più disparati del mondo.
Si dice che Lovecraft abbia avuto queste visioni oniriche nei suoi incubi, incubi talmente vividi da sembrare vere e proprio proiezioni astrali. Lovecraft, infatti, parrebbe avesse previsto la scoperta del pianeta nano Plutone ben prima degli astronomi (pianeta che lui chiamava Yoggoth) e la scoperta di città pre-islamiche nel deserto (Iram)... Queste coincidenze hanno portato a pensare che il leggendario Necromicon sia in in realtà un grimorio realmente esistito, sotto nome fittizio.
Concludo con un autore moderno, il Re odierno dell’horror e della scrittura paranormale nonché “figlio” di Poe e Lovecraft: Stephen King. Sebbene venga etichettato come un autore, appunto, da spauracchio per chi ha letto i suoi libri in realtà dietro c’è molto di più… se scostiamo il sipario delle atmosfere da brivido, i più avvezzi all’occulto noteranno che spesso compaiono riti sciamanici, luoghi di potere, viaggi astrali ecc. Vedasi la città di Derry, molti di voi la ricorderanno per via del remake di IT uscito nelle sale poco tempo fa: Derry è una città che funge da cardine per eventi negativi, un luogo di potere. Come sappiamo, la Terra è attraversata da linee energetiche che ne influenzano il paesaggio fungendo da catalizzatore.
King è molto di più del Re dell'Horror o del creatore di IT, King è un alchimista dell'animo umano in grado di scandagliare i remoti abissi del nostro inconscio.
U: A livello letterario, sono più appassionata alla prosa che alla poesia (benchè adori moltissimi autori che di fatto scrivono poesie), ma se devo scegliere un'opera letteraria poetica che mi ha colpito nel profondo è "Il Paradiso Perduto" di John Milton.
In quest'opera si parla della caduta dell'uomo nella tentazione di Satana, dopo che egli fu scagliato all'inferno per punizione divina per aver provato ad usurpare il trono di Dio.
Detta così sembra un'opera a tema cristiano-giudaico ma non è propriamente così; in quest'opera Satana non viene visto come un demone usurpatore, un malefico signore delle tenebre, ma come un eroe, un eroe classico e legato al mondo pagano, come Ulisse, forte e scaltro, ma come tutti gli eroi classici ha una debolezza: Vendicarsi di Dio. Tutto ciò porta i lettori a porsi in difesa di Satana stesso, che diventa così il vero protagonista dell'opera.
Il Poema originale venne illustrato da un altro artista che ammiro molto: William Blake. Egli stesso è un grande ammiratore di John Milton e disse di lui: "È un vero poeta, è dalla parte del Diavolo senza saperlo".
John Milton lavorò per Oliver Cromwell, secondo molti, in quest'opera riflette il senso di fallimento che provò dopo la fallimentare ribellione inglese ed il ristabilirsi della monarchia.
La mente è il proprio luogo,
e può in sè fare un cielo dell'inferno, un inferno del cielo.
Che cosa importa dove, se rimango me stesso; e che altro
dovrei essere allora se non tutto, e inferiore soltanto
a lui che il tuono ha reso il più potente?
(...)
Meglio regnare all'inferno che servire in paradiso.
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