sabato 3 marzo 2018

Magia Nera e La Paura di Essere Streghe

black magic witches witchcraft


Nell'epoca odierna, le numerose dottrine New Age sono sempre più diffuse, soprattutto nel mondo esoterico, finendo così per contaminare anche saperi antichi come la pratica del Paganesimo o della Stregoneria Tradizionale.

La stessa "Legge del Tre", introdotta da Gardner con la Wicca, secondo la quale il bene ed il male inviato torna indietro moltiplicato per tre, è un concetto recentissimo se messo a confronto con l'origine dei vari culti pagani. 
black magic witches witchcraftEssa nacque come un monito, semplicemente per sancire un'etica magica "moderna", probabilmente un concetto inventato dallo stesso Gardner, che riassunto diventa una cosa come  "Comportatevi bene e non vi succederà nulla di male"; un concetto però di cui non troviamo traccia in nessun tipo di pratica stregonica tradizionale antica.
Questo concetto, seppur nato con tutte le buone intenzioni, è diventato anche un modo per limitare i poteri di una strega, facendola così accettare passivamente una legge "superiore" alla quale non ci si può ribellare; idea molto più confacente ad una religione di matrice abramitica che pagana. 
Difatti persino alcuni Wiccan non aderiscono a questa legge, sebbene rappresenti uno dei pilastri della Wicca stessa, ma preferiscono tenere in considerazione un eventuale colpo di ritorno nel caso in cui i loro incantesimi vadano contro la volontà dell'interessato.

È anche vero però, che per molti pagani questa idea del colpo di ritorno ha generato delle vere psicosi, tanto che ogni argomento al di fuori della tematica "luce e amore" viene considerato taboo. Io stessa sono stata allontanata da gruppi di persone che si definivano streghe, solo perché ero interessata all'occultismo ed allo spiritismo, venendo quindi etichettata come individuo negativo.
Io credo che tutto ciò sia da collegare in parte alla mancanza di esperienza della strega stessa, ed in parte ai retaggi della religione cristiana che purtroppo, per chiunque sia nato in un ambiente simile, risultano difficili da cancellare completamente. (Primo fra tutti, il concetto del senso di colpa).

Non sono qui a dirvi che dovete scagliare indebitamente maledizioni a destra e a manca; può essere, anzi lo spero per voi, che nella vostra vita non sentiate mai bisogno di ricorrere a certi rituali, ma al tempo stesso, il voler praticare solo ed esclusivamente la cosiddetta stregoneria "bianca", il desiderio di non nuocere ad anima alcuna in nessun frangente,  ripudiando a priori tutta quella branca della stregoneria, ancestrale e potente, che riguarda le energie basse, non fa altro che renderci indifesi, ci fa "deporre le armi" ed impedisce la nostra evoluzione spirituale precludendoci tutta una serie di esperienze (prima fra tutte, la possibilità di lavorare con entità come demoni, considerate negative dal cristianesimo, ma che non sono altro che antiche divinità).

Tutto ciò, per cosa poi? Per avere l'approvazione della gente? Per dimostrare ai cattolici che in fondo non siamo persone cattive, siamo solo un po' strambe?  
Da anni sui giornali e in tv si leggono e si ascoltano altisonanti interviste del tipo "Le Streghe sono tornate!", in cui vengono poste domande a qualche sacerdotessa neopagana, spesso e volentieri con l'intento di schernirla, come fosse un fenomeno da baraccone. 
La domanda che non manca mai è: "Pratichi anche magia nera?" e la maggior parte delle volte la risposta è: "Assolutamente no, noi streghe siamo buone!".

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Tutto ciò avviene obiettivamente per ingraziarsi un pubblico, rassicurandolo sul fatto che la pratica della stregoneria non è né pericolosa né cattiva, che le streghe non fanno parte di una setta, che non siamo criminali, che non devono temere per i loro bambini e qualsiasi altra fandonia sia stata instillata nelle loro menti dai moderni culti abramitici.
Che cosa abbiamo ottenuto con questo atteggiamento? Nulla.

Non abbiamo gli stessi diritti che hanno gli altri culti "ufficiali", i matrimoni pagani vengono visti come dei festival fantasy, agli occhi dei più i nostri rituali non sono altro che pagliacciate, per praticare i sabba occorre sempre trovare posti nascosti in modo da non farsi scoprire, come se si stesse facendo qualcosa di illegale (e per quanto riguarda la mia esperienza, non basta nemmeno quello, ma affronterò l'argomento in un altro articolo) e, ancora oggi, indossare un pentacolo al collo ci procura molte occhiate di disapprovazione e domande impertinenti.

black magic witches witchcraftGrazie all'ignoranza diffusa, la maggior parte delle persone esterne ai culti pagani continua a considerare tutt'ora le streghe come delle persone un po' matte, che partecipano a strani rituali durante la luna piena e che magari fanno pure parte di qualche culto di satanismo acido che ammazza le persone. La verità è che alla maggior parte dei "non addetti ai lavori" non interessa nemmeno imparare qualcosa, non vogliono sapere nulla sul paganesimo, poiché per loro è molto più comodo puntare il dito verso gli altri e non porsi domande scomode, che poi richiederebbero risposte non gradite, risposte che richiedono un notevole sforzo mentale per essere date.

Le streghe non sono tornate, le streghe non se ne sono mai andate.
Una strega non deve per forza piacere agli altri, non deve essere accomodante, e, soprattutto, non deve sminuire la sua stessa natura di intermediario tra il mondo e gli Dei, rinnegando il suo lato oscuro. Sono parecchie le divinità ad avere una propria versione ombra, perché noi dovremmo essere da meno?
Siamo tutti esseri senzienti e con una precisa morale, siamo perfettamente in grado di distinguere ciò che è bene da ciò che è male in maniera naturale, senza bisogno di un libro che ci dica cosa fare e cosa non fare.

Ovviamente non parlo di coloro che non affrontano certe tematiche magari per timore, perché non si sentono pronte a causa della poca esperienza o perché semplicemente non gli interessa; ci sono persone che hanno esplorato l'universo quel tanto che basta per sentirsi soddisfatte e non ritengono di aver bisogno di addentrarsi oltre.
Parlo invece, di coloro che decidono, come se ci fosse una legge divina superiore, che certe cose "non si fanno", magari solo perché l'hanno letto su qualche pagina di internet, o perché l'hanno sentito dire da qualcuno, senza interrogarsi sul proprio pensiero a riguardo.

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Io sono del parere che una strega può, fondamentalmente, fare quello che vuole; può decidere di dedicarsi solamente a fare del bene per gli altri, come può decidere di tirare fuori le zanne e gli artigli che la natura le ha donato per difendersi, come ancora decidere di addentrarsi nelle zone più oscure dell'universo. L'unico limite ci è dato dalla nostra testa e dal buonsenso.

Le situazioni nella vita di ognuno di noi sono diverse: è giusto condannare l'utilizzo di magia nera e maledizioni per futili motivi, ma se i motivi fossero seri? Se la persona in questione avesse subito un attacco analogo, un torto pesante e volesse riportare il braccio della bilancia in equilibrio? Nessuno può giudicare le nostre scelte, se non noi stessi, nessuno può dirci cosa è giusto fare.
Allora perché creare dei limiti ad una materia che di sua natura è illimitata? 

black magic witches witchcraftLa mia impressione è che molte di coloro che al giorno d'oggi si professano streghe non abbiano il coraggio di esserlo nella sua totalità, abbracciando così solamente gli aspetti più "normali" del culto, i comportamenti socialmente accettati, perché manca il coraggio di agire secondo l'istinto, quel sentimento naturale insito in ognuno di noi, che ci rende selvatici e che ci fa osare.

Per essere una strega si deve ragionare fuori dal gregge, la strega ragiona come un lupo. La strega è allo stesso tempo una madre protettiva e una belva feroce, è legata al suo branco ma contemporaneamente non teme la solitudine, tantomeno il giudizio altrui.

L'archetipo primordiale della strega non rappresenta certo un elemento integrato della società, anzi, parliamo di una persona stanziata ai confini della civiltà, che caccia il proprio cibo e che si fabbrica i propri vestiti con ciò che la natura le riserva, una natura selvaggia che conosce meglio di sé stessa, che le concede di conoscere i propri segreti e di parlare con i propri spiriti.
Spesso era una persona temuta, ma allo stesso tempo ammirata dalle persone che si rivolgevano a lei, poiché solamente lei sapeva come curare le malattie, utilizzare le erbe, far abortire o far cadere ai propri piedi la persona di cui si era innamorati!

black magic witches witchcraftPoiché le tradizioni e le pratiche stregoniche si adeguano e si evolvono in base all'epoca ed all'ambiente che trovano, è chiaro che ora ci diventa impossibile pensare di vivere alla stessa maniera di una strega dell'epoca medievale o, ancora prima, dell'epoca precristiana. Al giorno d'oggi pochissime persone possono pensare di vivere ai margini della società, senza le comodità che l'epoca moderna ci offre, senza dei compagni a cui affidarci in caso di bisogno.

È importante però non perdere di vista quell'archetipo, quella strega primordiale che non ha timore ad addentrarsi in una foresta di notte, poiché è conscia di essere l'essere più spaventoso che potrà mai incontrare là dentro. 

Non snaturate la vostra vera essenza di strega, non fatevi riempire la testa dai limiti e dai ragionamenti altrui, usate la vostra e sperimentate, non date per scontato nulla, seguite il vostro istinto, ragionate di pancia e non moderate mai la vostra ricerca di informazioni e la vostra sete di conoscenza.


Unornya

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