Nei circoli polari, si può osservare il fenomeno del Sole di mezzanotte, caratterizzato dall’insolita posizione che il Sole mantiene sull’orizzonte: si assiste ad un interminabile tramonto, con la stella ben visibile al di sopra dell’orizzonte anche alla mezzanotte.
Dal punto di vista pagano, il solstizio segna il trionfo della Divinità sulle tenebre- spesso identificata con l’astro solare, in molte tradizioni. Un trionfo celebrato dall’alba dei tempi, come testimonia Stonehenge: il celebre cerchio di pietre, costruito 5000 anni fa, è infatti orientato verso il punto dove il sole sorge all’orizzonte, il giorno del solstizio d’estate.
Ancora oggi, dopo migliaia di anni, pagani di tutto il mondo si uniscono ai druidi per celebrare l’evento.
Secondo la Wicca, Litha è uno dei sabba minori: la Dea, sposa del Dio a Beltane, è ora incinta; come la terra circostante. La vegetazione è florida, la terra è calda, i giorni sono lunghi,i campi sono colmi di primizie, in attesa del primo raccolto dell'anno. Il Dio è l'energia, il calore del sole, il vigore all’apice della sua potenza… In attesa di morire e rinascere.
Nei paesi europei, la gente soleva festeggiare con giochi e falò, dando fuoco a larghe ruote di legno; le quali venivano poi fatte rotolare in uno specchio d’acqua. Secondo alcuni, era un modo per prevenire la siccità nei campi - simboleggiata dall’acqua, spegnente il fuoco. L’acqua, come vedremo più avanti, è un'altra protagonista di questa festa.
Nell’Antica Roma, Giugno era il mese dedicato a Giunone: la Dea, sposa di Zeus, proteggeva le donne, la maternità ed i matrimoni. Infatti i Romani solevano sposarsi durante questo mese, per avere la protezione della Dea. Durante Giugno, si celebravano anche i Vestalia, la festività dedicata a Vesta, celebrata tra il 7 ed il 15 del mese.
In quell’arco di tempo, il tempio di Vesta veniva momentaneamente aperto e reso accessibile solamente alle donne; le quali dovevano entrare scalze e struccate per poter rendere doni alla divinità del focolare romana, in cambio di una benedizione per la loro casa. In concomitanza con Vesta, si celebravano anche i Penati: questi erano gli spiriti protettori della casa, solitamente residenti della dispensa (penitus) - l’angolo più nascosto della dimora.
L’apertura del tempio e la celebrazione dei Penati, aprivano un passaggio nell'aldilà, un'apertura osservata con cautela dai Romani in quanto pericolosa se non accessa nel modo dovuto.
Non solo secondo i Romani, il solstizio era un periodo di transizione tra i mondi: in molte tradizioni, è un periodo in cui è facile avere esperienze soprannaturali.
Nell’Inghilterra rurale, era credenza che, essendo il velo sottile, si potessero vedere le fate durante la notte di Mezza Estate, seduti dentro un cerchio di pietre. Persino Shakespeare scrisse una delle sue celebri opere, “Sogno di una notte di mezza estate”, sul tema.
Era tradizione tenere falò accesi per scacciare gli spiriti, saltare sopra il falò inoltre portava buona fortuna: spesso gli amanti si cospargevano di fiori, saltando insieme come buon auspicio.
Litha quindi è un periodo ideale per celebrare la vita, la potenza del sacro maschile, danzare, stare all’aria aperta.
E’ un periodo per purificare i propri strumenti magici, dandogli la carica dell’energia solare, o benedire la propria casa o matrimonio o dedicarsi al proprio percorso spirituale.
La notte di Litha è un buon momento per raccogliere le erbe da essiccare per i propri incantesimi, in quanto la maggior parte delle erbe in giugno raggiunge il momento di
maggiore energia ed efficacia. Un’erba particolarmente legata al solstizio è l’Iperico, detta anche erba di San Giovanni. Il fiore dell’Iperico ricorda una croce solare, marcando il fatto che sia una pianta dominata dall’astro.
A parte le innumerevoli proprietà curative, magicamente è una pianta legata alla protezione ed al fuoco; infatti veniva chiamata anche “scaccia diavoli”, il che calza a pennello considerando il velo sottile che caratterizza questa festa. L’Iperico, da tradizione, veniva bruciato con altre otto erbe: Ruta, Verbena, Vischio, Lavanda, Timo, Finocchio, Piantaggine ed Artemisia, le cui ceneri venivano usate per benedire il bestiame e la casa.
Nonostante Litha sia una celebrazione prettamente solare, è anche una festa legata all’acqua: il Sole entra nel segno del Cancro, un segno d’acqua. Quindi è un buon momento per praticare magia legata a questo elemento: Litha è un sabba ideale per la divinazione, quindi di conseguenza particolarmente propizio per l’idromanzia.
Altra usanza di Litha è la raccolta della rugiada, dalle proprietà magiche considerevoli: pare aiuti la fertilità, far crescere i capelli più velocemente e ringiovanire la pelle. Molte giovani si recavano nude a raccogliere la rugiada nei campi, per preservare la propria bellezza.
La rugiada veniva anche usata per consacrare le erbe magiche, raccolte durante la notte di San Giovanni.
Divinazione con l’acqua
- Riempire una ciotola con dell’acqua, aggiungere qualche goccia di rugiada raccolta il mattino del 21 giugno.
- Accendere una candela rossa, pensare a qualche situazione che non ci è ben chiara o ad una domanda che vogliamo porre agli spiriti e nel frattempo far gocciolare la cera nell’acqua.
- In breve tempo la cera prenderà delle forme che potranno essere interpretate come una risposta ai nostri quesiti.
Benedizioni
♃Ludna
To
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