domenica 18 settembre 2016

La Perfezione della Pratica

Quello che manca, nel concetto moderno di religione in generale e neo-paganesimo, è il concetto di sacrificio. E lo stesso vale per il rapporto sacro che si ha con noi stessi. E non parlo solo del sacrificio corporeo, parlo soprattutto del sacrificio del tempo. Quel tempo che impieghiamo a guardare tetri schermi vuoti e che potremmo impiegare connettendoci realmente con l’Universo.

Il divino risiede nella scintilla dell’idea, ma la perfezione si cela nella pratica: sembrerà scontato, ma il primo passo nel nostro percorso spirituale è praticare, praticare e praticare.

Probabilmente parole già sentite infinite volte, ma quanto assimilate? Quante volte nutriamo la nostra Anima col cibo che Le spetta di diritto?

Ed è da qui che intendo ripartire. Da zero.


Witchcraft
Io, prima autrice del peccato di negligenza, mi sono prefissata una routine magica da seguire scrupolosamente. Potrà sembrare inutile e senza senso all’inizio, ma questa ginnastica mentale ci permetterà di aprire il terzo occhio ed entrare nell’ottica sacra.


Per cui, se all’inizio Vi sentite sciocchi, non scoraggiatevi. Non abbiate paura di sedere in silenzio, sforzandovi di meditare, non siate timorosi di parlare rivolti alla Madre Luna nella nera notte.


Non tutti possono udire la soave voce degli Dei, ma dobbiamo ricordarci che Essi sono intorno a noi: nella gentile pioggia primaverile, nel vento che gioca con le fronde degli alberi, nel rombo del tuono che scuote la terra.



Essi Sono. Essi Ascoltano, sempre. E con la pratica, impariamo ad udire la Loro Voce ed interpretare i Loro Segni.


Qui di seguito, brevemente, la mia routine magica – che verrà vista nel dettaglio separatamente.


Nel Quotidiano

Mattina

Sera


Mensilmente

  • Plenilunio: offerta agli Antenati
  • Fine settimana: camminata nella foresta.
  • Sabba: celebrazione con le mie Consorelle. 


♃Ludna
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