lunedì 1 giugno 2020

Waldeinsamkeit - Riflessioni su Genius Loci e Covid.

The Moon Rising as The Milky Way Sets - © Chad Powell Photography 2019

Chi mi conosce anche nella vita privata, sa che sono un’instancabile viaggiatrice: la mia voglia irrefrenabile di wanderlust, mi spinge sempre alla ricerca di posti nuovi, colori intensi, pietanze esotiche da assaporare e tuffi in culture distanti dalla mia.

Probabilmente un po’ ho ereditato la curiosità che mi caratterizza da mio padre, che viaggio’ a suo tempo in lungo ed in largo sul continente armato di macchina fotografica, auto vecchia e scassata e sacco a pelo durante i gloriosi anni 70, un po’ saranno i miei pianeti in Acquario; non appena raggiunsi la maggiore età, mi trovai presto su un aereo per esplorare orizzonti diversi dal consueto cielo veronese a cui ero abituata.

Dopo aver viaggiato la maggior parte della nostra cara Europa, così familiare eppure così poliedrica allo stesso tempo, decisi di cambiare continente. Presto mi ritrovai in Thailandia, Cambogia, India fino al recente viaggio negli Stati Uniti d’America.

Il 2020 non solo marcava un nuovo decennio, una nuova era per tutti - sia numerologicamente che astrologicamente: il 2020 doveva essere il mio anno anche per i viaggi. Io ed il mio compagno avevamo programmato Marocco, Norvegia, Madagascar e probabilmente Sud America entro fine anno.

Ed invece, eccoci qua. Come il resto dell'umanità, ci troviamo costretti nella nostra piccola isola. Letteralmente, visto che casa nostra si trova in un lembo di terra a largo della Manica.
Quando scatto’ la pandemia la nostra reazione fu di sgomento e di incertezza, non sapendo bene con cosa avevamo a che fare. Fino alla rassegnazione ed accettazione, un processo credo che si possa accomunare con il resto dell'umanità.  

Come abbiamo menzionato in diversi articoli, nulla accade per caso: questo virus e’ un promemoria per ricordarci che stiamo vivendo uno stile di vita sbagliato, sia dal punti di vista spirituale che non. Frutto di uno stile di vita consumistico, sconsiderato e non in linea con le leggi di Madre Terra, ci ha costretto a fermarci e a riconsiderare le nostre azioni. Spetterà a noi poi decidere se vogliamo apprendere da questa lezione e se vogliamo perseverare nel nostro cammino, pagandone poi nuovamente le conseguenze in un futuro prossimo.

Detto questo, che lezione posso aver imparato io - personalmente?

Negli ultimi anni ammetto che mi sono sentita spaesata, posso aver attraversato forse quella che si chiama una crisi di fede: mentre la mia conoscenza esoterica cresceva esponenzialmente in modo teorico, la mia sensibilità al mondo dell’occulto che mi ha portato ad avvicinarmici in primo luogo, si andava assottigliando sempre di più. Potevo leggere tomi voluminosi su come connettersi con gli spiriti, ma non sentivo più quel brivido alla base della colonna vertebrale che mi faceva emozionare durante i miei primi, rudimentali rituali.

Perché? 

La risposta e’ molto semplice, ed e’ stata sotto il mio naso per tutto questo tempo. 
Ma ero troppo focalizzata su tutto il resto per rendermene conto: una vita lavorativa frenetica, una vita sociale da mantenere sia nella realtà che in ambito social media, mondanità e frivolezze varie riempivano il mio tempo ma portavano via il focus dall’essenziale. 
Ero talmente abituata ormai a salire su un aereo, per evadere dalla routine, da convincermi a cercare la bellezza altrove - dimenticandomi completamente di apprezzare veramente la terra in cui vivo. 


Twilight at Mount Bay -
© Chad Powell Photography 2019
Quella stessa terra che mi offri conforto e meraviglia, quando mi trasferii in Inghilterra: lontano da smartphones, social media, impegni lavorativi e sociali. Non conoscevo nessuno, non avevo un lavoro, non avevo uno smartphone e limitavo la mia presenza online a sporadici accessi davanti ad un vecchio laptop. 
La mia unica compagnia, durante le mie lunghe ore di solitudine, erano i miei pensieri e la natura dirompente intorno a me: le scogliere impervie, il profumo inebriante della digitale purpurea, gli spazi aperti verdissimi baciati dal sole, i boschi ombrosi… Quello stupore che poi divenne apatia ed abitudine, come il covid.

Durante questa pausa forzata, non potendo allontanarmi per rincorrere quel brivido da viaggiatore e nauseata dalla tossicità dei media, ho imparato nuovamente ad apprezzare la bellezza che mi circonda e a godere della compagnia di Madre Terra. Lontano da esseri umani pieni di risentimento, frustrazione ed ignoranza.

Mi sto isolando, mi sto disintossicando, mi sto finalmente allineando ai ritmi degli spiriti che mi circondano. Questa e’ stata la lezione che mi e’ stata impartita: ho dimenticato di onorare la sacra terra su cui vivo, allontanandomi di conseguenza dal suo potere e perdendo la mia visione di Strega. Eppure la risposta è sempre stata lì, sotto al mio naso. Ma certe volte abbiamo bisogno di andare contro ad un muro, per renderci conto di cosa stiamo facendo in modo errato.

Ecco perché non mi sentivo più una Strega potente, consapevole: più studiavo, più stupidamente mi allontanavo da Gaia.

Waldeinsamkeit e’ una parola tedesca, composta da wald-bosco ed einsamkeit-solitudine. E’ una parola che racchiude la sensazione di vagare in solitudine nella foresta, in simbiosi con la natura. Una parola che non ha una traduzione in un’altra lingua al di fuori del tedesco, ma uno stato d’animo sicuramente noto a molti di noi.

Come menzionai nei miei primissimi posts, i miei primi rituali avvennero tutti in un bosco. Un bosco meraviglioso, situato alle porte di Verona ed ai piedi delle Alpi,  dove la Natura ha fatto modo che io trovassi la mia vocazione.

La sensazione di essere una dimensione parallela, dove tutto rimane sospeso in frammenti di tempo, e’ indescrivibile. L’odore del sottobosco, lo sciabordio delle acque, il pigro ronzare di un’ape. E’ qui, dove la luce del sole filtra a malapena tra le foglie degli alberi, che gli Dei camminano tra noi.

Dove risiedo attualmente, ho la fortuna di avere un’antica foresta nei pressi di casa mia . Parkhurst Forest copre 500 ettari con querce, conifere e fitto sottobosco; una delle ultime roccaforti dello scoiattolo rosso inglese – ormai estinto nella maggior parte del paese,  soppiantato dallo scoiattolo grigio.

Questa foresta, a tratti oscura, mi ha guarita in uno dei momenti più bui della mia vita: decisi, in un giorno di pioggia, di seguire uno dei sentieri meno battuti ed inoltrarmi nei verdi meandri della selva. Ero l’unica persona nel bosco, quel giorno, e mi spogliai di tutto il dolore e spettri che mi tormentavano. Mi trovai a ballare sotto la pioggia, cantando e sentendomi libera come non mai in tutta la mia vita. 


Ed eccomi qua, dopo anni, nuovamente a ripercorrere questi sentieri dimenticati per rendere omaggio agli antichi spiriti che mi hanno accolta e risanata - chiamandomi a sé dopo tutti questi anni, mentre brancolavo nel buio in  cerca di risposte. E’ buffo come nell'esoterismo niente sia casuale, in un modo o nell’altro si arriva sempre dove dobbiamo andare.

Niente mi darà mai la stessa sensazione di tranquillità, pace e comunione come passeggiare nella natura - nemmeno salire su un aereo in cerca dell’illuminazione divina sulle rive del Gange.

Questo mi sento di dirvi, alla luce delle mie riflessioni da quarantena: studiate, viaggiate, imparate piu che potete, allargate i vostri orizzonti. Ma non dimenticate mai di rapportarvi con la vostra terra, non occorre andare sulla cima d'una montagna. Anche il parco cittadino del vostro paese pullula di microcosmi e spiriti, basta solo connettervisi. Se vi prendete cura della terra, la terra si prenderà cura di voi.

Sia nel vostro piccolo, che nel grande schema delle cose.

L’essere disconnessi, crederci degli dei in terra e calpestare e maltrattare i nostri ecosistemi ci hanno portato alla situazione odierna: il disboscamento, l’allevamento intensivo, un’industria sfrenata sono le cause del climate change, del covid e della sofferenza che stiamo vivendo come pianeta ed umanità. Il tutto si ricongiunge all’essere distanti da Gaia, ricominciamo dalle piccole cose per costruire un mondo all’altezza dei diritti di tutti.



♃Ludna
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