lunedì 16 luglio 2018

Witchy Youtube Challenge: Neopaganesimo pro e contro?






































Abbiamo deciso di intraprendere con Voi la Witchy Youtube Challenge, ideata da Skayler Haegse Ulver, che noi faremo per iscritto.

Una challenge che si costituirà di 52 domande settimanali, per passare un anno in compagnia di Unornya e Ludna. Un anno per conoscerci meglio.

Potete trovare la lista intera delle domande qui.

Buona Challenge! ☾





38. Neopaganesimo pro e contro?

L: Quando ho cominciato il mio percorso, qualche anno fa, non vi erano altro che streghe eclettiche mentre ora ho notato un’inversione di tendenza: la maggior parte dei contatti pagani che ho o che seguo, sono praticamente quasi tutti panteisti. Anzi, vi è addirittura una “Wiccafobia”. 

Io, sinceramente, non ho nessun pregiudizio verso né uno né l’altro: come accennato in qualche altra risposta ed articolo, crediamo nella libertà di culto. A mio avviso, se uno si trova bene con un sentiero rispetto ad un altro sono solo affari suoi; l’era dell’Inquisizione è finita da qualche secolo. 

Per tornare alla domanda originale, l’evoluzione è una cosa naturale altrimenti vivremmo ancora nelle caverne a danzare intorno al fuoco; non mi sorprende che anche i culti antichi si evolvano con noi in base ai nostri bisogni. Non viviamo più in villaggi dispersi tra le montagne, senza nessuna comunicazione col mondo esterno: la nostra conoscenza si è espansa, e così anche la nostra sapienza esoterica - quindi perché non usarla? 

Al contempo, purtroppo, tanti culti neopagani figli dell’era new age usano un sacco di nozioni ma senza approfondire, portando così ad un risultato incompleto ed approssimativo. Si pensi ad esempio il considerare le rune un mero strumento divinatorio, come vengono spesso presentate con pochezza in tante letture neopagane. Inoltre, in questi culti nati durante l’era hippie, si tende a rinnegare tutta la parte oscura ed antica della pratica che invece ne è una componente fondamentale.

U: Il mio percorso da strega è iniziato con la Wicca e, anche se poi mi sono diretta verso altri tipi di culto, non ho nessun problema verso chi invece si riconosce nel neopaganesimo. Sono assolutamente per la libertà di culto e sono fermamente convinta che la spiritualità sia un argomento strettamente personale, che dipende dalle esperienze dell'individuo, sulle quali nessuno può sindacare.

Ultimamente la tendenza è di considerare chi pratica la Wicca un principiante, un buonista, un debole, mentre le persone forti si dedicano alla necromanzia e alla magia nera; trovo questo punto di vista parecchio ridicolo. 
In primis, giudicare la forza d'animo e la formazione di una persona in base alla religione che segue senza conoscerne minimamente le esperienze credo sia una forma di "razzismo", di superbia e una totale mancanza di rispetto; conosco persone con conoscenze magiche molto evolute, che studiano questi argomenti da anni ma che magari si trovano perfettamente rappresentati dalla Wicca, come allo stesso tempo conosco ragazzini che si lanciano con anima e corpo dentro a cose più grandi di loro, senza la minima esperienza, e nonostante ciò credono di essere più furbi, migliori, quando invece hanno solamente avuto la fortuna di nascere in un'epoca in cui qualsiasi tipo di informazione è a portata di mano. Questa arroganza, il pensare di essere migliori degli altri è proprio quello che rovina il mondo della stregoneria, questo modo di pensare non vi farà evolvere.

Sono d'accordo sul fatto che, nel momento in cui una persona inizia a fornire informazioni storiche sbagliate e fare mix improbabili di tradizioni diverse, possa dare fastidio e risultare una mancanza di rispetto nei confronti degli altri culti, anche perché così facendo si crea disinformazione e può creare difficoltà in chi invece vuole studiare seriamente, ma va anche detto questo tipo di persone non si ritrovano solamente nel neopaganesimo o nella New Age, bensì in tutti i tipi di culto, per cui generalizzare è altrettanto sbagliato.

La maggior parte di noi pagani ha iniziato con la Wicca, parlo soprattutto dei miei coetanei italiani. Come ho detto molte volte, ho iniziato il mio percorso molto giovane, avevo 10 anni e all'epoca non era semplice procurarsi testi sulla magia. Il materiale su internet era pochissimo (e altrettanto pochi erano coloro che avevano una connessione), non esisteva Amazon, non si potevano comprare libri online, l'unica maniera di procurarsi qualcosa era andare in libreria e spulciare il reparto "Spiritualità". Di fatto, gli unici libri in italiano disponibili erano quelli sulla Wicca, per il semplice motivo che era la religione neopagana più famosa e la più facile da seguire.
Se non fosse stato per questi libri e per i pochi forum neopagani presenti sul web, quanti di noi avrebbero avuto la possibilità di documentarsi sull'argomento? Quanti di noi avrebbero iniziato a porsi delle domande sulla propria spiritualità?

Anche se ora seguo un altro tipo di culto, sarò sempre grata alla Wicca per avermi permesso di sperimentare, di allenarmi e di praticare fin da piccola, per avermi insegnato le basi  e per avermi aiutato ad affinare le arti magiche.
Credo che sia una religione perfettamente valida, tanto quanto le altre.




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