venerdì 13 settembre 2019

Venerdì 13: Miti e Leggende

Nella cultura popolare esistono varie credenze e superstizioni funeste riguardo il numero 13. 
Esiste infatti il termine triscaidecafobia (dal greco τρεισκαίδεκα treiskaídeka, "tredici" e φόβος phóbos, “paura") che definisce l’irrazionale paura del numero 13.



Non è raro infatti trovare, nella vita quotidiana, sequenze di numeri che omettono questa cifra considerata nefasta: molto spesso i posti sull’aereo slittano dal 12 al 14, stessa cosa per i piani di un grattacielo, per il numero civico e così via, oppure vengono sostituiti da 12b o qualcosa di analogo.

Ma da dove origina questa avversione? 
L’antipatia per il numero 13 ha origini molto antiche ma ovviamente non sono note con precisione.
Ci sono però delle teorie e delle leggende a riguardo.

IL NUMERO TREDICI ED IL SUO SIGNIFICATO

Per comprendere il numero 13 bisognerebbe prima paragonarlo al numero 12: 
  • nella numerologia il 12 è considerato un numero associato alla completezza,
  • è divisibile per 2, per 3, per 4 e per 6.
  • è associabile alle 12 ore del giorno e della notte ed ai 12 mesi dell’anno,
  • è correlato a numerose simbologie religiose: i 12 segni zodiacali, i 12 dei dell’Olimpo, i 12 apostoli del Cristianesimo, le 12 fatiche di Ercole ecc…

Il numero 13 di conseguenza rovinerebbe l’armonia e la completezza portata dal numero 12, rappresenterebbe quindi il disordine e l’eccesso.

Secondo la religione Cristiana, Gesù sarebbe stato crocifisso di Venerdì, il 13 del mese, lo stesso giorno del mese Caino uccise Abele.

Il 13 Ottobre del 1307, sempre di Venerdì, Filippo IV di Francia fece arrestare centinaia di cavalieri Templari mettendo così fine all’ordine. Inoltre si dice che questi cavalieri Templari, al momento dell’esecuzione, maledissero questa data.

Secondo la stregoneria tradizionale medievale, la congrega di streghe era completa solamente se erano in 13, poichè per loro era un numero propizio. Questo probabilmente dipendeva dal fatto che molte tradizioni stregoniche medievali erano frutto di una ribellione alle tradizioni cristiane, che nei secoli bui erano terribilmente oppressive, di conseguenza se per i Cristiani il 13 era un numero nefasto, per le streghe, al contrario, era un numero fortunato.

Il numero 13 è formato dai numeri 1 e 3: L’uno è il principio di tutte le cose, l’origine dell’universo, il tre invece rappresenta la forza attiva dell’uno, la realizzazione. Di conseguenza il numero 13 rappresenta l’Alchimista, il Mago, colui che trasforma le forze dell’universo e le incanala, provocando un cambiamento.

La tredicesima carta dei Tarocchi rappresenta la Morte, chi conosce questo metodo divinatorio saprà che questa carta non rappresenta un presagio negativo ma predice un drastico cambiamento, che può essere in meglio o in peggio, e alla rinascita; la maggior parte delle persone è spaventata dal cambiamento, soprattutto quando di mezzo vi è l’ignoto, inoltre per rinascere bisogna attraversare un periodo “negativo”, come in ogni percorso iniziatico per poter risalire bisogna prima scendere.

Ma perché proprio il Venerdì?

Come molti di noi sapranno, in molte culture e mitologie il Venerdì è associato alla Dea, alla fertilità ed al femminino sacro (Venere, Freya, Frigg ecc…), di conseguenza, con l’avvento delle moderne società abramitiche e patriarcali, questo giorno prese una connotazione negativa.

Come possiamo notare molti dei fatti portati come argomentazione per attribuire un significato nefasto al numero 13 sono originari della tradizione Cristiana. 
La maggior parte di essi non sono confermabili, ma sono buoni esempi di come le religioni Abramitiche abbiano da sempre cercato di alterare la storia con lo scopo di imporre la loro influenza sulle culture occidentali.

Unornya

To read this article in English click here.

Nessun commento:

Posta un commento