sabato 23 settembre 2017

Witchy Youtube Challenge: Qualche tradizione o religione che hai studiato non ti piace affatto e perché?

Witchy Youtube ChallengeAbbiamo deciso di intraprendere con Voi la Witchy Youtube Challenge, ideata da Skayler Haegse Ulver, che noi faremo per iscritto.

Una challenge che si costituirà di 52 domande settimanali, per passare un anno in compagnia di Unornya e Ludna. Un anno per conoscerci meglio.

Potete trovare la lista intera delle domande qui.

Buona Challenge! ☾





7: Qualche tradizione o religione che hai studiato non ti piace affatto e perché?

L: In realtà non vi sono tradizioni che non mi siano piaciute, perché ognuna è particolare ed unica a modo suo. Per cui, per quello che ho letto/studiato/vissuto finora, posso dire che sono tutte affascinanti. Potrei magari parlare della mia esperienza con la religione kemetica, premettendo che non ho avuto un’esperienza negativa con essa. Io ho sempre trovato affascinante la figura di Yinepu (Anubi) fin da piccola: ai tempi delle scuole elementari mi sono trovata spesso a chiedermi perchè dovessimo per forza adorare il dio cristiano ma non il dio o la dea che piaceva a me! Ovviamente, allora, non sapevo che vi fosse una realtà differente da quella cattolica; ero convinta che o ci fosse il cattolicesimo o si dovesse essere atei per forza. Spero l’educazione nelle scuola sia migliorata nel frattempo!! 
Per cui va da sé che, quando ho cominciato a chiedermi se anch’io avessi una divinità patrona, Anubi è stato il mio primo pensiero.  Cercando tra le varie realtà nella giungla di internet, mi sono avvicinata al Kemetismo Ortodosso. 
strega stregoneriaNonostante la mia esperienza notevolmente positiva con la comunità kemetica, mi sono ritrovata nuovamente a “cozzare” con la mia idea di religione: il Kemetismo Ortodosso prevede il nostro adeguamento alla tradizione egizia, non il contrario. Mi spiego meglio: siamo noi che dobbiamo modellare la nostra pratica sugli antichi testi e, di conseguenza, il nostro modo di vivere (da qui “ortodosso”). Ergo significa adattarsi a non solo rituali vecchi di millenni, ma ad un ciclo rituale completamente diverso da quello a cui siamo “abituati”; in Egitto non si parla di ciclo dell’anno come lo conosciamo noi. Ad esempio, il capodanno kemetico si festeggia in Agosto (in corrispondenza con l’inondazione del Nilo). 
Io sono una strega tremendamente legata al luogo in cui vivo, ho bisogno di connettermi con la natura circostante, sentire ed assaporarne i cambiamenti per cui non è un sistema nelle mie corde. Dovrei vivere in Egitto per sentirmi in sintonia con questo tipo di pratica, per cui per quanto possa sentirmi legata alle divinità Yinepu e Sekhmet ho presto abbandonato il sentiero ortodosso - per quanto io ne abbia un ricordo positivo. Inoltre è una religione che prevede una gerarchia sacerdotale, benché il personale sia preparato, umile e disponibile rimane il fatto che la mia componente anarchica non è in grado di accettare, nonostante il mutuo rispetto reciproco, di sottostare ad una classe sacerdotale.  
**Questa è la MIA esperienza e modo di pensare, sia chiaro che non sto scoraggiando nessuno dall’avvicinarsi a questo tipo di percorso**

strega stregoneriaU: Avendo sempre avuto un'indole molto libera e pagana, difficilmente ho incontrato tipi di culto analoghi con cui mi sia ritrovata a cozzare pesantemente, escludendo chiaramente i culti monoteisti o i culti basati sulla violenza che non tengo nemmeno in considerazione.
Se devo proprio trovare una qualche ideologia che non mi rappresenta, ma che per la quale ho comunque un profondo rispetto, è il Satanismo di tipo Razionalista.

Quando ho iniziato il mio cammino sul sentiero del Satanismo, sono stata guidata passo passo da un'entità, che è tuttora il mio spirito guida, e prima ancora, con le mie varie esperienze nel paganesimo, ho avuto diversi approcci con gli spiriti della natura e varie divinità. Mi è quindi difficile considerare gli spiriti e le divinità come dei semplici archetipi da cui prendere spunto per lavorare su me stessa. Preferisco lavorare con loro in sinergia, utilizzando i miei sensi, i sogni e le percezioni, considerandole delle vere e proprie entità parallele al mio mondo. Credo che tutto dipenda dal tipo di esperienze che ognuno di noi ha nel proprio cammino spirituale, per questo motivo sono sempre più convinta che la spiritualità vada vissuta dal punto di vista del singolo. Siamo tutte persone diverse, nessuno può imporre la propria idea, quello che vale per me, dato che appunto non stiamo parlando di scienza ma di "culto", può non valere per un'altra persona che ha avuto esperienze diverse.



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